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Orchidea come curarla

Orchidea come curarla

L’orchidea è senza alcun dubbio il fiore più raffinato e amato, ma bisogna tener presente che necessita di cure particolari. Ecco tutto ciò che c’è da sapere su questo splendido fiore.

Come è stato appena detto, l’orchidea è uno dei fiori più apprezzati e amati al mondo. Inoltre mostra un’estrema eleganza, grazie alla disposizione dei suoi petali e alla notevole bellezza dei suoi colori. La particolarità di questa pianta di origini tropicali ha fatto sì che diventasse una vera e propria tendenza, quella di avere un’orchidea in casa. Difatti per molti equivale a un accessorio di arredamento di notevole classe, oltre a corrispondere a una bella idea regalo. Infatti spesso l’orchidea si utilizza per le composizioni floreali da adoperare nelle grandi occasioni.

La ricchezza delle specie di orchidea

Ogni parte del mondo ha la sua varietà locale di orchidea. Difatti esistono svariate specie di tonalità e di grandezze differenti.

Quella maggiormente comune è la Phalaenopsis, mentre la più ricercata è la Vanda coerulea. Quest’ultima è nota anche come Orchidea blu, per il suo insolito colore che è molto gradito dai collezionisti.

Poi c’è la Miltonia che si mette in risalto per la particolare bellezza mostrata dai suoi fiori e dal suo intenso profumo.

L’Orchidea nera ha dei fiori che hanno la forma di una conchiglia, mentre il bulbo è racchiuso da delle foglie molto robuste.

Inoltre c’è l’Orchidea farfalla, definita in questo modo in quanto i suoi fiori hanno una notevole somiglianza proprio con le farfalle.

La quantità di luce ideale, il grado d’umidità e l’acqua dipendono dalle varie tipologie di questa pianta che, abituata originariamente a un clima caldo umido, per quanto riguarda le nostre latitudini risulta essere piuttosto delicata.

Pertanto per riuscire a farla sopravvivere nelle vostre case, ha bisogno di cure molto attente e particolari, che richiedono un po’ di conoscenza di giardinaggio e dedizione.

Come si cura l’orchidea

L’orchidea è un tipo di pianta che necessita di tante cure, ma in ogni caso non serve una grande esperienza per cercare di mantenere intatta il più possibile la fioritura. Oltre che per contribuire a far nascere dei nuovi boccioli.

L’importante è attenersi a determinate indicazioni molto rilevanti, seguendo e mettendo in pratica determinati accorgimenti preziosi. Comunque tenete presente che le orchidee hanno la capacità di adeguarsi a qualunque ambiente, a parte zone come i ghiacciai e il deserto.

Quando fioriscono le orchidee

Generalmente, la fioritura della pianta d’orchidea si verifica soprattutto nel periodo invernale. Solo alcune categorie fioriscono nella stagione primaverile. In questo caso, però, se non si conoscono approfonditamente tutti i segreti per una coltivazione ottimale in un appartamento, alla fine l’orchidea tende man mano a sfiorire. Inoltre le foglie cominciano a deperire e sono soggette a sgradevoli attacchi da vari tipi di parassiti.

Ma quali sono i fattori che hanno un ruolo essenziale, per quanto riguarda la cura di questa splendida e allo stesso tempo fragile pianta?

Qual è il modello di vaso perfetto per l’orchidea

Il vaso deve essere assolutamente trasparente in quanto le radici hanno bisogno di luce. Oltre ciò, un altro aspetto rilevante è quello di cercare un genere di vaso che non abbia solo tale peculiarità, ma pure possibilmente una duplice parete, in modo tale da mantenere costante la temperatura.

Per le orchidee è sicuramente gradevole rimanere ben strette all’interno di un vaso, l’importante è che riesca a tenere bene tutte le radici. Ciò poiché in natura queste piante crescono tra le aperture delle rocce. Quindi lo sbaglio più grande è quello di andarle a travasare in un genere di vaso eccessivamente grande.

Il terriccio adatto per la pianta d’orchidea

Prima di tutto il terriccio idoneo per l’orchidea non deve essere puro, bensì mescolato con dei pezzi di corteccia o alternativamente con dei gusci di cocco.

Questa mescolanza consente alla luce di poter raggiungere le radici tramite il vaso che traspare. Inoltre il fatto di essere drenante evita che possano rovinarsi per via del ristagno dovuto dall’acqua.

Il concime che si deve usare per l’orchidea

L’orchidea necessita di molta nutrizione. Pertanto ha bisogno di essere concimata mediante un tipo di fertilizzante molto particolare. Ne consegue che il concime normale non è adatto a questa pianta, in quanto la sua acidità potrebbe far marcire le radici.

Quindi il genere di concime perfetto è quello che si presenta in forma liquida e arricchita da elementi come il potassio, l’azoto e il fosforo.

Tale fertilizzante si deve provvedere a diluirlo nell’acqua che si usa per l’innaffiatura. Questo procedimento è importante eseguirlo dal mese di marzo fino a quello di settembre, ogni due settimane. Mentre dal mese di ottobre fino a quello di febbraio si può fare una volta ogni mese.

Durante il periodo della fioritura è preferibile sospendere l’uso del concime. Oltre ciò, è consigliabile pure diminuire l’innaffiamento. Infine per innaffiare l’orchidea, l’ideale è l’acqua piovana oppure quella demineralizzata e non fredda.